Assemblea dei soci UICI Torino

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Momento partecipato, confronto di qualità.

Si è svolta sabato 21 novembre 2015 nei locali di via Nizza 151 la seconda Assemblea Annuale dei soci UICI Torino. E’ stato un momento significativo, molto partecipato, ma soprattutto connotato da un confronto pacato e di livello.

Dopo le elezioni della scorsa primavera, che hanno rinnovato i vertici della sezione, l’appuntamento è stato l’occasione per presentare a quanti ancora non lo conoscevano il nuovo Consiglio Direttivo. In particolare il presidente Franco Lepore ha illustrato le linee guida che orienteranno il lavoro del prossimo quinquennio: costruzione di un dialogo sano con i soci, attento alle loro reali necessità; impegno sul fronte del lavoro e delle pensioni; attenzione rivolta ai giovani (purtroppo quasi assenti dal nostro sodalizio negli anni passati); potenziamento delle comunicazioni. Ma, a pochi giorni dalla conclusione del Congresso di Chianciano, la discussione si è focalizzata anche sulle importanti novità emerse a livello nazionale.

Alcune di esse sono state spiegate da Francesco Fratta (riconfermato in Consiglio Nazionale UICI) e chiamato a presiedere i lavori dell’assemblea. Dopo la lettura e l’approvazione della Relazione Programmatica per il 2016 (come sempre uno sguardo a tutto campo sulla vita della sezione) e del Bilancio Preventivo 2016, si è aperto il dibattito, caratterizzato da poche proteste e molte proposte. E’ emersa, molto chiara, la volontà dei soci di mettersi in gioco in prima persona, contribuendo all’ampliamento e al miglioramento delle già tante realtà esistenti, dal gruppo anziani ai comitati di supporto per le professioni storiche, dalla polisportiva alle pari opportunità, dalle nuove tecnologie agli interventi socio-sanitari. 

All’assemblea è intervenuto anche il professor Savino D’Amelio (direttore del Dipartimento Malattie Oculistiche dell’Ospedale Oftalmico di Torino), un amico della nostra sezione che con l’UICI condivide la battaglia a difesa dell’Ospedale Oftalmico, su cui grava l’incognita del trasferimento.

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