Incontro tra le associazioni e la sindaca Appendino

La promessa: «Nessun taglio. I fondi per la mobilità accessibile saranno reintegrati».

I 200.000 Euro tagliati saranno reintegrati nel corso dell’anno e si riaprirà al più presto il tavolo di concertazione, per ripensare, con criteri nuovi e più equi, il servizio di trasporto accessibile.

E’ quello che le associazioni a tutela dei disabili, UICI in prima linea, hanno ottenuto dall’incontro con la sindaca Chiara Appendino, svoltosi venerdì 6 aprile negli spazi del Comune di Torino. La nostra associazione è stata rappresentata dal presidente Franco Lepore e dal consigliere delegato Giuseppe Salatino. Oltre alla Sindaca, ha partecipato all’incontro, in rappresentanza della Città, l’assessora comunale alla mobilità Maria Lapietra.

Il confronto con la prima cittadina era stato richiesto dalle associazioni lo scorso 26 marzo, al termine della manifestazione di protesta contro i tagli ai servizi per la mobilità delle persone disabili. Dal bilancio previsionale del Comune era infatti emersa, per il 2018, una riduzione delle risorse disponibili da 1.100.000 € a 900.000 €: se confermata, avrebbe messo seriamente in discussione la sopravvivenza stessa del servizio. «Ci avevate promesso di implementare la mobilità accessibile. Invece i fondi vengono tagliati – ha sottolineato il presidente Lepore – in questo momento ci sentiamo un po’ traditi dalle scelte del Comune».

La risposta della Sindaca ha, almeno per il momento, scongiurato lo scenario peggiore. «Quei soldi saranno recuperati entro fine anno, attingendo al fondo di riserva – ha ribadito più volte Appendino, confermando quanto già detto nelle scorse settimane dagli assessori competenti – Non ci sarà alcun taglio. Vi do la mia parola». La Sindaca ha anche assicurato che, nel 2019, il Comune garantirà uno stanziamento di 1.100.000 € e non di 900.000 € (tra le associazioni c’era infatti la paura che, anche riuscendo in extremis a recuperare le risorse per il 2018, il taglio, proprio perché inserito a bilancio, diventasse un pericoloso precedente).

Come la nostra UICI sostiene da tempo, l’intero sistema della mobilità accessibile a Torino deve essere ristrutturato in maniera decisiva. Il criterio dei buoni taxi, che per decenni ha consentito a tante persone con disabilità di spostarsi in autonomia e sicurezza, rischia di ridursi a realtà residuale, se non si interviene in tempo. Ricordiamo che al momento ci sono alcuni paradossi: da un lato le lunghe liste d’attesa, dall’altro quei disabili che scelgono di non usufruire del servizio, perché il contributo comunale (vincolato alle fasce di reddito ISEE) è, nel loro caso, talmente esiguo da diventare irrilevante.

Servirebbe un ripensamento profondo, capace di includere anche proposte innovative e più sostenibili a livello economico, come i servizi di trasporto collettivo o il car sharing. Ma perché tutto questo possa accadere serve un confronto serio e serrato tra Città e associazioni. Il tavolo di concertazione, nato proprio con questo obiettivo, è fermo da tempo. L’assessora Lapietra ha promesso una convocazione in tempi rapidi. «Alla prima riunione vorrei esserci anch’io – ha dichiarato la Sindaca – per ribadire l’importanza di questo lavoro e per dare una linea d’indirizzo agli uffici competenti». Naturalmente la nostra associazione, pur ritenendo le risposte della Sindaca abbastanza soddisfacenti, non intende abbassare la guardia.

«Vigileremo perché i principi della mobilità accessibile, ribaditi anche dalla convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, vengano rispettati – fa notare il presidente Lepore – E ci aspettiamo risposte urgenti anche su altri tem».

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