Procedimento penale a carico del presidente APRI Marco Bongi

— archiviato sotto: varie

Qualche precisazione, per chiarezza.

Lo scorso 4 giugno, sul sito dell’associazione APRI, è comparso un articolo relativo al procedimento penale aperto a carico del presidente Marco Bongi per il reato di diffamazione a mezzo internet nei confronti di UICI Torino. Con riferimento a quel testo, la nostra sezione è costretta, purtroppo, a prendere posizione per una completa e corretta conoscenza della vicenda.

In primo luogo desideriamo precisare che in tutti questi anni la nostra sezione UICI Torino, per questione di correttezza e discrezione, ha preferito non divulgare particolari del procedimento penale, non essendo ancora stata emessa alcuna sentenza. Tuttavia, considerato che il Presidente APRI ha invece voluto affrontare la questione su un mezzo di comunicazione di massa, ovviamente a modo suo, si rendono necessarie alcune precisazioni.Ripercorriamo brevemente l’intera vicenda. A seguito della querela sporta da UICI Torino e dall’allora Presidente Giuseppe Salatino, Marco Bongi è stato rinviato a giudizio.

Nelle settimane scorse, il Presidente APRI, tramite il proprio legale, evidentemente nel tentativo di evitare una condanna, ha fatto pervenire una lettera con la quale chiedeva sostanzialmente di ritirare la querela, proposta che i dirigenti UICI Torino non hanno potuto prendere in considerazione. Infatti, nonostante la gravità delle accuse, il Presidente dell’APRI non ha mostrato alcun pentimento e non ha manifestato neppure l’intenzione di scusarsi.Lo scorso 28 maggio si è tenuta un’udienza nella quale il Giudice ha rigettato tutte le eccezioni formulate dal legale dell’imputato. Difatti il Giudice ha dichiarato ammissibile la querela proposta da UICI Torino e da Giuseppe Salatino.

E’ stata anche ammessa la costituzione di parte civile dell’ex Presidente. Non è stata invece ritenuta ammissibile la costituzione di parte civile dell’UICI Torino, ma solo per questioni processuali. In ogni caso nulla è precluso, poichè, in caso di condanna di Marco Bongi, UICI Torino avrà il diritto di richiedere il risarcimento dei danni subiti in sede civile.La prossima udienza, programmata per il 10 luglio, sarà dedicata all’interrogatorio dell’imputato Bongi e all’audizione dei testi.

Concludiamo con un appunto circa l’asserita “perdita di tempo” da parte della nostra sezione UICI Torino. Questa sezione ritiene che la difesa in giudizio della propria immagine, della propria reputazione e della propria autorevolezza non sia affatto una perdita di tempo. Quali siano gli intenti, gli obiettivi e le preoccupazioni primarie della nostra Unione lo dimostrano l’energia e la serietà di tante persone, che ogni giorno lavorano col massimo impegno per garantire integrazione e futuro ai disabili visivi.

Tutte cose che di solito evitiamo di sbandierare, proprio perché preferiamo la concretezza all’autocelebrazione In ogni caso lasciamo che sia il Giudice, e non Marco Bongi, a decidere se UICI Torino abbia perso tempo o se invece il Presidente dell’APRI sia da condannare penalmente per le pesanti accuse.Come già osservato, per questioni di opportunità, avremmo preferito non divulgare i particolari relativi al procedimento penale che vede imputato Marco Bongi, per lo meno fino all’emanazione della sentenza. Tuttavia, siccome è stato proprio lui a voler parlare della vicenda, sarà nostra cura tenervi aggiornati.

Vai al contenuto