Trasporto accessibile: l’incontro col sindaco Fassino

Il presidente Salatino: «Garantiteci il diritto alla mobilità. Sugli strumenti siamo aperti al dialogo»

Lunedì 27 ottobre 2014, presso la Sala Capigruppo del Comune di Torino, la sezione provinciale UICI Torino, accanto ad altre associazioni di disabili, ha incontrato il sindaco Piero Fassino e l’assessore ai trasporti Claudio Lubatti per un nuovo confronto sulla mobilità accessibile. La nostra sezione è stata rappresentata dal presidente Giuseppe Salatino e dal vicepresidente Oscar Franco.

Le nostre richieste

Il presidente Salatino ha aperto il confronto ribadendo l’assoluta e prioritaria necessità di garantire ai disabili in genere e ai ciechi in particolare il diritto alla mobilità. Diritto che, si badi bene, non significa diritto al taxi. Esistono infatti anche altre strade percorribili, dal trasporto con mezzi collettivi porta a porta (tipo pulmini attrezzati), fino alla possibilità di accedere ai mezzi pubblici con l’aiuto di un accompagnatore civico.

Queste richieste sono totalmente coerenti con il documento già consegnato al vicesindaco Elide Tisi, durante la manifestazione del 6 ottobre. Da tempo la nostra sezione ribadisce la totale disponibilità a trovare alternative al taxi, meno dispendiose e più sostenibili. Purché resti salvo il diritto dei disabili visivi a spostarsi in autonomia e sicurezza. La soluzione dell’accompagnatore civico, tra l’altro, oltre che un prezioso sostegno per i ciechi, potrebbe essere anche una piccola ma non trascurabile risorsa economica per cittadini disoccupati o duramente provati dalla crisi.

Quanto alla situazione attuale, il presidente Salatino ha nuovamente sottolineato l’assurdità di un servizio che, legato alle fasce di reddito ISE, impone costi enormi soprattutto a chi lavora e finisce per penalizzare tutti: i meno abbienti, che non se lo possono permettere, ma anche i cosiddetti benestanti (termine da prendere con estrema cautela), che a fronte di un contributo comunale del tutto irrisorio spesso preferiscono rinunciarvi e trovare soluzioni diverse.

Il presidente Salatino ha poi invitato il Sindaco, che è anche presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiana), a sollecitare il Governo sul tema del Servizio Civile. Il premier Renzi, nell’ambito di un più generale riordino del Terzo Settore, si è infatti impegnato a potenziare questa istituzione fino a renderla universale, cioè aperta a tutti i giovani che ne facciano richiesta. Se correttamente attuato, il Servizio Civile Universale potrebbe portare notevoli giovamenti alle persone disabili e, magari in collaborazione con altre forme di sostegno, colmare alcune carenze legate all’autonomia personale (mobilità compresa). Un simile progetto – che dovrebbe prevedere necessariamente una continuità nel tempo – richiede l’impiego di stanziamenti adeguati, che potrebbero essere integrati dalla compartecipazione alla spesa da parte dei ciechi che dovessero scegliere questa tipologia di servizio.

Le risposte

Tanto il sindaco Fassino quanto l’assessore Lubatti hanno condiviso, almeno sul piano dei principi, le proposte presentate. «Non sono legato al servizio buoni taxi come unico strumento possibile – ha sostenuto l’Assessore – Se si riescono a individuare soluzioni alternative e più sostenibili, ben vengano. Trovo anche positivo che, nelle ultime settimane, la riflessione sul diritto alla mobilità si sia ampliata, coinvolgendo non più solo il mio assessorato (che si può occupare della questione più che altro dal punto di vista tecnico), ma anche i colleghi Tisi e Passoni (rispettivamente assessori alle Politiche Sociale e al Bilancio, ndr)». Resta purtroppo critico il problema dei fondi a disposizione. «Negli ultimi quattro anni i trasferimenti dallo Stato ai Comuni sono stati tagliati del 95% – ha ricordato il Sindaco – Mi rendo conto che le esigenze dei disabili siano prioritarie, ma devo fare i conti con le risorse che ho». A questo riguardo la scadenza più urgente è l’approvazione in Parlamento della Legge di Stabilità, prevista indicativamente per metà novembre. Dopo tale data, ha detto il Sindaco «possiamo metterci attorno a un tavolo e capire che cosa concretamente si può fare».

L’UICI Torino ha dunque sollecitato un nuovo incontro con le autorità cittadine per vagliare, alla luce di dati economici più sicuri, le strade da percorrere. Le trattative dunque vanno avanti. Pur consapevole di un quadro economico difficilissimo, la nostra sezione non si tira indietro, ma prosegue il suo impegno perché le conquiste faticosamente ottenute in tanti anni di lotta non vadano perdute e perché il diritto alla mobilità accessibile non si trasformi in un miraggio.

Vai al contenuto