Un capolavoro di Palazzo Reale d’ora in poi accessibile

Realizzato un bassorilievo tattile del dipinto di Defendente Ferrari.

D’ora in poi sarà accessibile anche a ciechi e ipovedenti uno dei capolavori conservati a Palazzo Reale. Si tratta della pala Madonna in trono con bambino, san Giovanni Battista e san Nazario, splendida opera tardorinascimentale del pittore piemontese Defendente Ferrari, risalente al 1523. Il museo Anteros di Bologna ha infatti realizzato un bassorilievo del dipinto, che rende possibile conoscere, attraverso il tatto, i valori plastici e spaziali della pittura.

Collocato accanto all’originale, il bassorilievo è corredato di un testo (disponibile sia in braille, sia in nero con caratteri ingranditi) che guida l’esplorazione tattile. Il progetto è stato finanziato dalla fondazione CittàItalia, che ha raccolto fondi durante un’asta benefica di opere d’arte. 
Alla presentazione del bassorilievo era presente una delegazione UICI Torino. Oltre al vicepresidente Giuseppe Salatino, ha partecipato il professor Francesco Fratta (Responsabile Cultura), che ha commentato: «L’opera è chiaramente leggibile: emerge la pluriennale esperienza che il museo Anteros ha maturato in questo settore, realizzando trasposizioni tattili di opere celebri, da Leonardo da Vinci a Botticelli. Come alcuni amici vedenti ci hanno fatto notare, certi particolari della pala che rischiano di sfuggire all’occhio dell’osservatore (forse anche per questioni di esposizione luminosa non perfetta), diventano chiaramente intelligibili nel bassorilievo. Dunque non si tratta di una semplice “riduzione al linguaggio tattile”, ma di uno strumento che aggiunge comprensione all’opera. E’ la conferma di un dato per noi acquisito da tempo: ciò che si fa pensando al pubblico disabile viene poi molto apprezzato anche dal pubblico cosiddetto normodotato».

Il vicepresidente Salatino ha sottolineato: «Il fatto che i ciechi possano esplorare un’opera d’arte è un’attenzione particolare per la quale dobbiamo ringraziare il segretario generale di Fondazione CittàItalia e gli altri protagonisti di questa iniziativa. Ricordiamo che oltre l’80 per cento delle informazioni vengono raccolte attraverso il canale visivo: iniziative come quella delle riproduzioni in bassorilievo ci aiutano ad apprezzare l’arte sfruttando il tatto».  

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