Una firma per le persone non autosufficienti

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Aderiamo alla petizione popolare che chiede il diritto alle cure domiciliari.

Una firma per le persone non autosufficienti, perché possano avere condizioni di vita migliori e più eque. Ecco il senso della mobilitazione che, dal 1 febbraio scorso, coinvolge enti pubblici e associazioni, ma anche migliaia di singoli cittadini. L’obiettivo è presentare alla Camera, al Senato e ai Ministri competenti (Sanità e Politiche Sociali), una petizione popolare, per chiedere una legge che riconosca il prioritario diritto delle persone non autosufficienti alle prestazioni socio-sanitarie domiciliari. Questo porterebbe notevoli benefici per i malati e rilevanti risparmi per il Servizio Sanitario Nazionale.

Chi sono le persone direttamente coinvolte? I soggetti con handicap gravemente invalidante, gli anziani malati cronici, le persone affette dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile, i pazienti con rilevanti disturbi psichiatrici e limitatissima autonomia. In tutto sono oltre un milione di cittadini.

I Lea stabiliscono che il Servizio sanitario nazionale garantisca anche l’assistenza domiciliare integrata, comprendente non solo le attività sanitarie (medicina generale e specialistica, interventi infermieristici e riabilitativi) ma anche le «prestazioni di aiuto infermieristico e assistenza tutelare alla persona». Tali prestazioni devono essere fornite gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale, tranne quelle riguardanti l’aiuto infermieristico e l’assistenza tutelare che sono a carico della sanità per il 50%.

Alla luce di questi punti fermi, la Petizione popolare nazionale chiede che:

  1. venga riconosciuto il prioritario diritto pienamente esigibile alle prestazioni domiciliari in tutti i casi in cui possano essere fornite a domicilio le necessarie prestazioni;
  2. i congiunti o i soggetti terzi (denominati “accuditori”) siano disponibili ad assicurare il necessario sostegno domiciliare;
  3. gli accuditori ricevano un rimborso forfettario delle spese sostenute il cui importo sia calcolato nella misura di almeno il 50% della retta a carico delle Asl e dei Comuni per i ricoveri presso strutture residenziali;
  4. venga riconosciuto ai soggetti terzi e ai congiunti che assicurano le prestazioni domiciliari il ruolo di volontari intrafamiliari che, pur non avendo alcun obbligo giuridico di svolgere attività di competenza delle Asl e dei Comuni, assumono le frustranti incombenze riguardanti le persone non autosufficienti.

Per saperne di più, su questa e su altre petizioni a sostegno delle persone non autosufficienti, è possibile consultare il sito www.fondazionepromozionesociale.it

Scarica qui il foglio per le firme

E’ possibile fotocopiarlo e diffonderlo a parenti e amici: obiettivo è raccogliere più firme possibile. Ricordiamo che il foglio dovrà essere restituito alla nostra Sezione direttamente a mano, oppure via posta prioritaria (UICI Torino, c.so Vittorio Emanuele II 63, 10128 Torino). Non è invece possibile restituire il foglio tramite la posta elettronica. Presso la nostra Sezione, negli orari d’ufficio, sono disponibili alcune copie della petizione e i nostri impiegati sono disponibili a fornire assistenza per la compilazione.

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