Visita alla Santa Sindone

Lunedì 4 maggio 2015 la visita con l’I.Ri.Fo.R.

Da domenica 19 aprile 2015 ha avuto inizio l’Ostensione della Sindone, voluta dalla Diocesi di Torino in concomitanza con le celebrazioni per i duecento anni dalla nascita di Don Bosco.

Informiamo che l’I.Ri.Fo.R., nell’ambito del progetto “Insieme per un sorriso”, ha prenotato una visita alla Sindone per lunedì 4 maggio 2015. Il ritrovo è fissato all’ingresso del percorso di visita, in corso San Maurizio angolo viale dei Partigiani alle ore 16.45, oppure presso i nostri uffici alle ore 15.45.

Vi invitiamo a dare la vostra adesione entro venerdì 24 aprile: la partecipazione coinvolge le persone con disabilità visiva, i loro accompagnatori, parenti e amici. Per le celebrazioni legate alla visita di Papa Francesco stiamo ancora attendendo ragguagli circa le modalità di partecipazione: vi daremo aggiornamenti appena possibile.

Non è questa la sede per approfondire il dibattito scientifico sulla Sindone, la cui collocazione storica è tuttora molto discussa. Di sicuro si tratta di un documento unico al mondo, capace di interrogare credenti e non. L’ostensione 2015 intende dedicare una speciale attenzione alle persone con disabilità. Per chi arriva da fuori Torino sono state allestite due strutture di accoglienza: la prima presso l’ospedale Maria Adelaide, la seconda all’interno del Cottolengo.

Per i disabili visivi, come nelle precedenti esposizioni del Telo, è stato predisposto un plastico che riproduce la parte sinistra della Sindone, quella in cui l’uomo appare frontalmente. L’esplorazione tattile sarà guidata da volontari appositamente formati. Per chi desidera effettuare la visita al di fuori di gruppi organizzati, ricordiamo che sarebbe opportuno segnalare la condizione di disabilità già al momento della prenotazione, che è gratuita ma obbligatoria per tutti. Maggiori informazioni sul sito www.sindone.org

I disabili – fanno sapere dal comitato organizzatore – non sono solo destinatari di attenzione: sono prima di tutto dei protagonisti. E infatti tra i volontari della Sindone ci sono anche due persone cieche e alcuni ipovedenti.

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