Buoni taxi per i disabili visivi residenti in Torino, qualche piccolo passo in avanti

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La trattativa sui buoni taxi entra nel vivo.

Il Comune di Torino apre al dialogo con le associazioni. Riservare un trattamento speciale ai disabili che lavorano e che studiano, aprire un confronto con le cooperative di tassisti per arrivare a tariffe più favorevoli, rivedere, anche se non nell’immediato, il metodo di calcolo del reddito e a lungo termine ristrutturare completamente il sistema. Ecco alcune delle proposte emerse martedì 28 maggio durante la riunione congiunta delle Commissioni Consiliari II (Trasporti) e IV (Sanità e Politiche Sociali).

Il clima è senz’altro migliore rispetto a quello che si respirava mesi fa e non mancano i segnali positivi. Pur sapendo di non poter abbassare la guardia, l’UICI Torino segue la trattativa con moderato ottimismo. «Pensiamo ci siano le condizioni per arrivare in tempi accettabili a un giusto compromesso – commenta il presidente Enzo Tomatis, presente all’incontro insieme al vice presidente Giuseppe Salatino – Ma non accetteremo alcuna discriminazione e ci batteremo perché ci sia parità di trattamento tra le varie categorie di disabili».

Gli assessori competenti, Claudio Lubatti (Trasporti) ed Elide Tisi (Politiche Sociali) hanno accettato di rivedere, almeno in parte, la delibera del 7 maggio 2012 che ha istituito il nuovo regolamento. Si sono detti disponibili ad accogliere le istanze dei lavoratori e degli studenti, prevedendo per queste categorie un trattamento differenziato, un po’ meno rigido e un po’ più conforme alle esigenze quotidiane. Un dato senz’altro positivo, non fosse che a rimetterci rischiano di essere i tanti disabili ancora in lista d’attesa. Perché se le risorse a disposizione restano invariate, un piccolo progresso per qualcuno può essere un danno per altri. Da questo punto di vista la situazione resta critica: la logica del servizio buoni taxi non può diventare quella della “coperta sempre più corta”. Pur consapevole del momento oggettivamente difficile, l’UICI si batte per arrivare a una soluzione equa.

Anche il criterio ISE come sistema di calcolo del reddito, fino a poco tempo fa difeso a spada tratta dal Comune, potrebbe essere messo in discussione. Per la prima volta si è parlato di rivedere le tabelle allegate alla delibera. Ma ora la parola passa al Tavolo di Concertazione, che dovrà valutare la fattibilità delle varie proposte e studiare gli interventi tecnici.

Naturalmente l’UICI non si tira indietro. Reputa positiva l’apertura verso studenti e lavoratori, ma invita a non trascurare tutti gli altri: persone che senza i buoni taxi rischiano di essere completamente tagliati fuori dal mondo e da una vita di relazione.

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