Centralinisti: servono corsi aggiornati

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Urge un provvedimento per riconoscere le professioni equipollenti.

Mercoledì 27 settembre 2017 il Presidente UICI Torino Franco Lepore, nella sua veste di referente del settore lavoro per UICI Piemonte, ha partecipato ad un incontro con l’Assessore regionale al lavoro Gianna Pentenero. Alla riunione era presente anche Marco Muzzarelli (dirigente Engim Piemonte), insieme con altri funzionari della Regione e della Città Metropolitana.Durante l’incontro si è parlato dei corsi per la formazione dei centralinisti telefonici non vedenti.

Tutte le parti sono state concordi nell’affermare che i corsi, così come attualmente sono svolti, non rispondono più alle reali esigenze dei futuri lavoratori e non sono più al passo con i tempi. Ormai i datori di lavoro non assumono più, utilizzando il pretesto della mancanza di risorse, ma soprattutto affermando che i nuovi centralini automatici possono funzionare senza l’ausilio di operatori.Questo però non significa che i corsi vadano aboliti. Semplicemente – ha sottolineato l’avvocato Lepore – devono essere aggiornati per tenere il passo con il mercato e la tecnologia.

A tal riguardo l’UICI ha proposto l’adozione di un provvedimento urgente per il riconoscimento delle mansioni equipollenti a quella del centralinista, come è già avvenuto in Emilia Romagna. Questa potrebbe essere una soluzione ragionevole per ampliare le possibilità lavorative dei corsisti e rinnovare l’interesse da parte delle aziende. La nuova norma ovviamente comporterebbe una diversa struttura del corso, con materie che garantiscano ai candidati la preparazione adatta a svolgere le mansioni equipollenti. Il dirigente dell’Engim Piemonte ha anche proposto di unificare in una sola prova l’esame di conseguimento della qualifica di centralinista e quello di iscrizione all’elenco.

In effetti non si comprende perchè un corsista debba sostenere, a distanza di qualche mese, due esami.L’Assessore si è dimostrata molto interessata a quanto è emerso dalla discussione: si è impegnata a contattare immediatamente il Ministero del Lavoro al fine di avviare l’iter per il riconoscimento delle mansioni equipollenti e per l’unificazione dei due esami. Nel frattempo si avvieranno i contatti con l’Engim Piemonte, anche mediante il coinvolgimento dell’UICI, per introdurre nuove materie per la preparazione dei corsisti alle mansioni equipollenti.

Successivamente il Presidente Lepore ha discusso con l’Assessore anche dell’inserimento lavorativo ai sensi della legge n. 68/1999, rimarcando che ci sono ancora molte scoperture e che però non vengono fatti gli opportuni avviamenti. Inoltre non vengono svolti i dovuti controlli per smascherare i datori di lavoro inadempienti. L’Assessore è perfettamente consapevole delle grandi difficoltà che sta incontrando il collocamento obbligatorio, ma ha imputato il problema alla ripartizione delle competenze tra Province e Regioni. che non è ancora conclusa. Inoltre ha spiegato che gli avviamenti vanno al rilento perché manca il personale preposto per l’espletamento delle pratiche.

Infine il presidente Lepore, considerato che il collocamento obbligatorio di lavoratori dipendenti è in profonda crisi, ha proposto all’Assessore l’adozione di un provvedimento innovativo che preveda sgravi e incentivi per i lavoratori disabili che decidano di mettersi in proprio. Questa potrebbe essere un’opportunità in più a disposizione dei tanti ciechi e ipovedenti che vogliono lavorare, ma che non riescono a reperire un’occupazione. Inoltre potrebbe essere una grande occasione per la Regione per dimostrare ulteriore sensibilità verso il lavoro dei disabili.

Inizialmente il provvedimento non necessiterebbe neppure di un grande impegno di spesa, considerato che oggi i lavoratori disabili autonomi sono ancora pochissimi. L’Assessore si è dichiarata molto interessata alla proposta e si è riservata di approfondire la questione.

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