Contrassegno veicoli al servizio di persone disabili – Modifiche normative

Riportiamo il testo della circolare n. 156/2012 della Sede Centrale UICI.

Si comunica che il Consiglio dei Ministri, su parere favorevole del Consiglio di Stato, ha approvato uno schema che modifica il Regolamento di esecuzione del Codice della Strada (DPR 16.12.1992, n. 495) nella parte che disciplina il rilascio del contrassegno e la relativa segnaletica per facilitare la mobilità delle persone disabili.

Come si ricorderà, molte delle agevolazioni previste dal vigente ordinamento in materia di mobilità delle persone disabili e dei veicoli al loro servizio sono collegate al rilascio del contrassegno previsto dall’art. 381 del citato DPR 495/1992 che, però, ha mostrato profili di contrasto con la disciplina di tutela dei dati personali (contenuta nel D. Lgs. n. 196 del 2003) nella parte in cui quest’ultima – all’art. 74 –vietava l’esposizione di simboli o diciture dai quali possa desumersi la speciale natura dell’autorizzazione tramite la sola visione del contrassegno.
Tale contrasto aveva fino ad oggi reso di fatto impossibile l’adozione del contrassegno europeo che permette a tutti i cittadini della Comunità di usufruire in ogni Paese delle facilitazioni ivi previste.

Con l’entrata in vigore della legge n. 120 del 2010 sono stati, però, superati gli impedimenti di cui sopra attraverso una modifica dell’art. 74, che ora dispone che i contrassegni rilasciati per la sosta e la circolazione delle persone disabili contengono solo i dati indispensabili ad individuare l’autorizzazione rilasciata senza l’apposizione di diciture dalle quali possa essere individuata la persona fisica interessata.

Di conseguenza, essendosi verificate tutte le condizioni per istituire anche nel territorio italiano un modello uniforme di contrassegno (in attuazione della raccomandazione 98/376/CE), il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di regolamento che introduce la nuova tipologia di contrassegno di parcheggio per disabili conforme al modello previsto in sede europea, valido su tutto il territorio nazionale, confermando la competenza dei Comuni al rilascio dello stesso, previo accertamento sanitario, in favore delle persone con capacità di deambulazione impedita o sensibilmente ridotta. Su tali basi sono state, perciò, approvate le modifiche alla parte di segnaletica al fine di uniformare la rappresentazione grafica del contrassegno alle disposizioni europee.

Fra le modifiche è stata anche prevista la possibilità di rinnovo a tempo determinato basata su una corrispondente certificazione medico legale della Asl competente che attesti il persistere delle condizioni che hanno dato luogo al rilascio e il presumibile ulteriore periodo di durata dell’invalidità.

Inoltre, è stata puntualizzata la facoltà dei Comuni di riservare spazi di sosta personalizzati in caso di particolari condizioni di invalidità della persona interessata ed è stata, altresì, introdotta la possibilità per gli stessi di prevedere la gratuità della sosta per i veicoli al servizio di persone disabili anche nei parcheggi a pagamento, qualora risultino già occupati o indisponibili gli stalli a loro riservati a norma del DPR n. 503 del 1996.

Nella stessa sede è stato anche ribadito che nell’ambito dei parcheggi a pagamento o di attrezzature per la sosta munite di apparecchiature di controllo devono essere riservati gratuitamente ai detentori del contrassegno almeno 1 posto ogni 50 o frazione di 50 posti disponibili.

Pertanto, dal combinato disposto delle norme predette emerge – si spera con definitiva chiarezza – la volontà del legislatore di facilitare la mobilità delle persone disabili anche attraverso l’adozione di misure che attengono il settore della sosta, ivi compresa l’esenzione dal pagamento di tariffe orarie per il parcheggio nelle strisce blu, nel caso in cui lo stallo riservato risultasse occupato.

Si sottolinea, infine, che è stato previsto un periodo transitorio di tre anni per consentire la sostituzione degli attuali contrassegni e per gli ulteriori adeguamenti resi necessari dalla nuova disciplina.

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