Indennità e pensioni a rischio

Lettera aperta ai soci.

Cari soci,

Vi scrivo ancora una volta, per conto del Consiglio UICI di Torino e a titolo personale, perché abbiamo il fondato timore che i ciechi civili e gli ipovedenti non abbiano compreso appieno la gravità della situazione, nonostante non si faccia altro che parlare di tagli e di finanziarie. Credo che in tanti anni di vita associativa non avevamo mai constatato un disinteresse e un distacco simili.

A preoccupare l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è il fatto che la Manovra Monti purtroppo è diventata legge (legge n. 214/2011): entrano quindi in vigore anche l’A.C. 4566 ovvero «Delega al Governo per la riforma fiscale e assistenziale» e l’articolo 5 relativo all’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), cioè allo strumento usato finora per stabilire l’accesso ad alcune prestazioni sociali agevolate. In questo modo, occorre sottolinearlo, si terrà conto non più del reddito individuale, bensì della ricchezza e del reddito del nucleo familiare nel suo complesso.

L’ISEE potrà essere applicato anche alle agevolazioni fiscali e alla concessione delle provvidenze economiche, quindi anche alle pensioni di invalidità civile, pensioni sociali e soprattutto indennità di accompagnamento e indennità speciale: a coloro che supereranno la soglia (ancora da definire) non verranno più riconosciuti benefici fiscali, servizi sociali agevolati, prestazioni economico-assistenziali.

Le modalità, i criteri e gli ambiti applicativi devono essere ancora stabiliti da un apposito decreto che il Governo ha definito “urgente e celere”. In ogni caso, il decreto legge recita testualmente che “Non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”: in sostanza, anche se i criteri possono sembrare improntati all’equità, il risultato da perseguire è il risparmio sulla spesa sociale.

Nel fondato timore che moltissime prestazioni assistenziali siano a rischio, FAND, di cui la nostra associazione fa parte, e FISH hanno ufficialmente richiesto al Ministro delle Politiche Sociali, la professoressa Elsa Fornero, un urgente incontro per tentare di scongiurare le peggiori ipotesi e i conseguenti danni per centinaia di migliaia di persone con disabilità e per le loro famiglie.

Dal canto nostro, ciechi e ipovedenti devono esser pronti a rispondere “presente” ad una prossima chiamata: chi potrà, dovrà senz’altro partecipare alle eventuali manifestazioni di protesta a Roma, perché questa volta occorre essere davvero numerosi. Non si potrà stare a casa pensando che i soliti pochi combatteranno per tutti, che anche questa volta non riusciranno a toglierci l’indennità di accompagnamento, una conquista che diamo oramai per scontata. Chi fosse impossibilitato a partecipare, dovrà possibilmente contribuire alle spese  ad integrazione dei fondi che verranno stanziati dalla nostra sezione di Torino, che non potrà accollarsi l’intera spesa, per permettere di partecipare alle proteste anche a chi non ne ha la forza economica.

Cogliamo l’occasione per ricordare che l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha bisogno dell’apporto di tutti per renderla forte: è necessario che tutti rinnoviamo l’iscrizione, non tanto per i soldi quanto per dare la necessaria forza politica al sodalizio.

Con fiducia,

Per il Consiglio
Il Presidente
Enzo Tomatis

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