L’UICI Torino in visita all’Expo di Milano

Più di 70 i partecipanti. Nei padiglioni predomina la comunicazione visiva, ma ci sono anche “chicche” accessibili.

Immergersi nei profumi di un mercato arabo o nella pace di un bosco austriaco, toccare piante non presenti sul suolo europeo. Queste alcune delle esperienze che l’Expo di Milano, manifestazione di portata mondiale incentrata sul tema del cibo, può offrire ai disabili visivi. Martedì 8 settembre un gruppo composto da una settantina di persone (ciechi, ipovedenti, accompagnatori e anche 5 disabili con pluriminorazioni) sono partiti dalla nostra sezione alla volta di Milano, pronti per vivere una giornata intensa.

Molto si è detto in questi mesi sull’accessibilità all’interno di Expo: in generale non ci sono particolari problemi di mobilità e per le persone disabili sono previsti canali preferenziali, così da evitare lunghe code. Di contro va osservato che la maggior parte dei padiglioni offrono ai visitatori una comunicazione visiva, basata su filmati, testi scritti e altre suggestioni multimediali. Tuttavia, se accompagnata, anche una persona con disabilità visiva può incontrare proposte fruibili e appaganti.

Tra le visite più interessanti per il gruppo UICI Torino va senz’altro menzionato il padiglione del Marocco, nel quale viene ricostruita l’atmosfera di un mercato di spezie, con tutti gli stimoli olfattivi che questo luogo può offrire. Affascinante, poi, il percorso relativo alla lavorazione dell’argan, un prodotto molto usato nell’industria dei cosmetici. Esperienze olfattive sono possibili anche nel padiglione della Colombia (strutturato su diversi piani, ciascuno dei quali corrispondente a una fascia climatica presente nel Paese) mentre il Kuwait offre la possibilità di toccare piante tipiche del luogo, non presenti sul suolo europeo. Nello spazio dedicato all’Austria è stato ricostruito il microclima di un bosco: non vi è climatizzazione ma sono le piante stesse a produrre un effetto rinfrescante. I più “temerari” del gruppo, infine, si sono lanciati all’esplorazione del padiglione Brasile, costruito attorno a una rete interattiva sospesa interattiva che collega tre piani.

A fine giornata le impressioni sono state globalmente positive: seppur con inevitabili limitazioni, potersi accostare a una manifestazione di questa portata è stata una sfida importante per la nostra sezione, segno di intraprendenza e vitalità culturale.

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