Ospedale Oftalmico: chiusura quasi certa

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Il presidente UICI Torino: “Non si può guardare solo al risparmio: la salute viene prima di tutto”.

Mercoledì 8 luglio 2015 si è tenuta un’importante riunione sull’ipotesi di chiusura dell’ospedale Oftalmico di Torino. All’incontro hanno partecipato i massimi dirigenti del presidio ospedaliero, i sindacati di categoria, esponenti delle istituzioni a vario livello e diverse personalità politiche del Consiglio regionale. E’ stata invitata anche l’UICI Torino rappresentata dal presidente Franco Lepore.

Durante i lavori si è discusso della prossima chiusura dell’ospedale e del conseguente ricollocamento delle diverse attività presso altri presìdi cittadini. Tutte le parti intervenute si sono dichiarate contrarie alla sua chiusura. Difatti recentemente l’ospedale è stato oggetto di una profonda ristrutturazione con l’impegno di ingenti fondi. Inoltre sono state create ben 5 sale operatorie con le più moderne attrezzature. A ciò si aggiunga il fatto che l’ospedale offre un assistenza di pronto soccorso praticamente 24 ore su 24 e 365 giorni l’anno. Infine, particolare da non trascurare, nell’ultimo periodo il bilancio dell’ospedale è in attivo.

Durante l’incontro ha tenuto un breve intervento anche il nostro Presidente, il quale ha richiamato l’attenzione sul Centro di Riabilitazione Visiva (CRV) gestito dall’Oftalmico in collaborazione con l’UICI Torino. Con il passare del tempo il CRV è diventato un servizio di eccellenza e offre prestazioni a numerosi utenti per una completa e proficua riabilitazione sanitaria e sociale. Grazie a questo servizio molti ciechi e ipovedenti stanno sviluppando o riacquisendo un’autonomia e una mobilità per rispondere alle esigenze della vita quotidiana.

E’ anche per questo che il presidente Lepore ha invitato a ripensare seriamente al futuro dell’Oftalmico: “Non si possono prendere decisioni solo ed esclusivamente per risparmiare risorse ad ogni costo – ha sottolineato – perché la salute è un diritto garantito dalla Costituzione e viene prima di tutto“.

A fronte di tutte queste considerazioni, la chiusura dell’Oftalmico appare quanto mai inspiegabile. La decisione, che purtroppo sembra ormai definitiva, è aspramente criticata anche perché è stata assunta senza un preventivo confronto con i medici e i dipendenti che lavorano all’interno della struttura. Inoltre non è ancora chiaro il riassetto e la destinazione dei diversi servizi che non saranno più gestiti dall’Oftalmico.

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