Parcheggio riservato o buoni taxi?

Parcheggio riservato o buoni taxi?

Il Comune di Torino in questi giorni sta inviando delle lettere raccomandate a coloro che siano titolari di riserva di sosta ad personam, cioè di parcheggio disabili riservato presso l’abitazione, il lavoro o in altri luoghi, e contemporaneamente rientrino anche nell’elenco dei utenti del servizio di trasporto disabili del Comune, ovvero beneficiari di buoni per taxi o per il servizio collettivo a chiamata gestito con i pullmini.

Nella lettera viene dato agli utenti un termine di dieci giorni dal ricevimento della raccomandata per scrivere in risposta all’Ufficio Disabili/Passepartout di via San Marino n. 10 eventuali comunicazioni: chi volesse rinunciare al parcheggio disabili riservato per continuare a beneficiare dei buoni taxi, potrà comunicarlo entro i termini agli uffici preposti; in caso contrario, si perderà automaticamente il diritto ai buoni per taxi o pullmini. La comunicazione può essere presentata anche di persona all’Ufficio buoni taxi di via S. Marino, compilando l’apposito modulo che vi verrà fornito dagli impiegati.

Chi volesse mantenere i buoni, si ricordi che dal mese di agosto questi verranno assegnati in base al proprio reddito personale calcolato con l’ISE, ovvero Indicatore della Situazione Economica, con le seguenti modalità:

  • ISE da zero a diecimila punti: buoni da 9 euro
  • ISE da diecimilauno a ventimila: buoni da 7 euro
  • ISE da ventimilauno a trentamila: buoni da 5 euro
  • ISE da trentamilauno a cinquantamila: buoni da 3 euro
  • ISE oltre i cinquantamila punti: buoni da 2 euro

Ricordiamo che il costo di ogni singolo buono è stato portato ad un euro e cinquanta centesimi.

Quindi, prima di rinunciare al parcheggio riservato, accertatevi che i buoni taxi rappresentino davvero la scelta più conveniente per voi: questa valutazione può essere fatta soltanto confrontando il vostro ISE con i limiti di cui sopra.

La nostra associazione ha fatto presente all’Assessorato ai Trasporti e alla Viabilità, responsabile dell’invio delle raccomandate, che i dieci giorni, oltretutto non lavorativi ma di calendario, sono un termine troppo vicino e che in tanti potrebbero non riuscire a rispettare. Abbiamo chiesto garanzie sul fatto che la rinuncia al parcheggio comporti l’automatico mantenimento del diritto ai buoni, ricevendo però rassicurazioni soltanto a parole, nella speranza che vengano ufficializzate al più presto.

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