L’obiettivo: sensibilizzare l’opinione pubblica.
Le donne cieche rischiano di essere due volte discriminate (in quanto donne e in quanto disabili). La loro condizione le rende più vulnerabili e, nei casi più gravi, le espone al rischio della violenza. Da questa consapevolezza nasce l’interesse della giornalista Luisa Carretti che, insieme con la fotografa Peggy Ickenroth, ha deciso di coinvolgere l’UICI per realizzare un reportage sulle donne non vedenti vittime di violenza.
L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema tanto delicato, di cui si parla poco La nostra sezione di Torino, grazie all’impegno del Comitato Pari Opportunità, è particolarmente sensibile a questi argomenti, come dimostra, ad esempio, il convegno “Fiori Recisi”, organizzato nei mesi scorsi proprio per parlare di disabilità e violenza di genere. Ci sembra dunque importante dare spazio all’iniziativa.
“Quello che ci interessa – scrive la giornalista Luisa Carretti – non è raccontare tanto l’episodio in sé, ma piuttosto tutto quello che sta intorno: il contesto culturale e sociale in cui hanno vissuto, i pregiudizi, le difficoltà di comunicazione che possono aver portato a trasformarle in vittime. Ci piacerebbe far emergere la dignità di queste donne, al di là della disabilità sensoriale, suscitando rispetto e non commiserazione nei loro confronti. Attraverso di loro, inoltre, potremo anche approfondire quanto nel nostro paese si riesca a tutelare l’integrità e promuovere il rispetto di individui che appartengono a categorie deboli, garantendo servizi, ma anche promuovendo a più livelli la conoscenza e l’inclusione”.
Alle donne che eventualmente volessero partecipare a questo progetto raccontando la loro storia è garantito l’anonimato: potranno scegliere se essere citate col loro nome o con nomi di fantasia e anche per quanto riguarda l’aspetto fotografico si potranno adottare alcune strategie per non renderle riconoscibili.
Per ulteriori informazioni:
Luisa Carretti
cell: +39 3479346150