Prosegue la trattativa sui buoni taxi, incontrato il Sindaco di Torino

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Per ora portiamo a casa poco, ma forse qualcosa si muove.

Ascolta il resoconto della manifestazione nel numero speciale di 011News

Applicazione del criterio ISE sul servizio buoni taxi posticipata di un mese e riapertura di un tavolo di concertazione tra Comune e associazioni di disabili. E’ il risultato della manifestazione di lunedì 13 maggio 2013 e del conseguente incontro svoltosi in Municipio alla presenza del sindaco Piero Fassino, degli assessori Claudio Lubatti (trasporti) ed Elide Tisi (politiche sociali), oltre che di numerosi altri rappresentanti della Città di Torino.

E’ un risultato provvisorio e tutt’altro che soddisfacente, ma c’è chi cerca comunque di scorgervi qualche timido segnale di speranza, se non altro perché rimane aperta una possibilità di confronto. Di sicuro però la protesta non può interrompersi e le persone cieche devono continuare a far sentire la loro voce. Perché dall’incontro è stato chiaro a tutti che qualunque passo in avanti, anche minimo, potrà essere ottenuto solo con estrema fatica e dopo una lunga, estenuante trattativa.

Della delegazione ammessa a parlare nella sala Carpanini del Comune hanno fatto parte, in qualità di rappresentanti UICI Torino, il presidente Enzo Tomatis e il vice presidente Giuseppe Salatino. Insieme a loro, i delegati di molte altre associazioni e realtà hanno preso la parola per sostenere la causa dei disabili: CPD (Consulta Persone in Difficoltà), AIPS (Associazione Italiana Paralisi Spastica), FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), CP (Comitato Paraplegici), UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).

A riceverli, oltre al Sindaco e agli Assessori, erano presenti il presidente del Consiglio Comunale Giovanni Maria Ferraris, il vice presidente vicario Silvio Magliano e numerosi consiglieri. Tomatis e Salatino hanno ribadito con forza la necessità di trovare urgentemente una soluzione al problema buoni taxi, abolendo innanzi tutto il criterio ISE, un criterio che si rivela alla prova dei fatti gravemente penalizzante. Per di più mascherando il tutto dietro una formale parvenza di equità. Tanti i casi pratici portati come esempio dai delegati UICI. Tra questi c’è la situazione dei ciechi lavoratori che, vedendo aumentare la corresponsione del servizio a loro carico, avranno la sensazione di lavorare semplicemente per potersi pagare gli spostamenti casa-lavoro e ritorno. Di conseguenza saranno disincentivati a inserirsi nella vita occupazionale, cosa che, paradosso tra i paradossi, alla fine avrà effetti negativi, oltre che sull’integrazione dei disabili, anche sulle casse stesse del Comune.

L’assessore Claudio Lubatti, irremovibile, ha difeso la delibera “incriminata” (quella del 7 maggio 2012), sostenendo che fosse il solo modo possibile per consentire ad almeno 200 dei 1.600 disabili ancora in lista d’attesa di accedere al servizio buoni taxi. E’ evidente che il diritto di queste persone, spesso esasperate da un’attesa infinita, debba essere tutelato come priorità. Ma sorge spontanea una domanda: si può definire vera inclusione quella che avviene a scapito di altri disabili?  Il rischio è che in realtà i nuovi utenti vadano semplicemente a prendere il posto di altri che invece rinunceranno al servizio, vedendo i loro buoni taxi ridursi progressivamente di numero e valore, fino a diventare praticamente inutili. Lubatti ha inoltre aggiunto che gli stanziamenti comunali per la mobilità accessibile non sono stati ridotti nell’ultimo anno. Di sicuro, però, un problema di budget c’è, visto che i fondi erogati sono comunque insufficienti.
All’intervento dell’Assessore sono seguiti momenti di dibattito, anche concitati. Alla fine sono stati il sindaco Fassino e la presidente della quarta commissione consiliare (Sanità e Servizi Sociali) Lucia Centillo a proporre una via di compromesso. L’applicazione dell’ISE viene congelata per un mese. Intanto il Comune si confronterà con le associazioni, vaglierà gli effetti della delibera e cercherà di proporre soluzioni accettabili.

Dunque ora la palla passa al tavolo di concertazione, che dovrebbe riunirsi già nelle prossime settimane. I rappresentanti dei disabili, a cominciare da Tomatis e Salatino, hanno sottolineato la necessità di dare una risposta immediata, senza perdere altro tempo. Perché i disabili sono stanchi di aspettare.

Altro piccolo segno di speranza: procrastinare l’introduzione dell’ISE al primo di luglio consentirà al TAR di esprimersi sul ricorso presentato dall’UICI proprio in materia di buoni taxi. Il pronunciamento arriverà il 26 giugno. 

Mentre nelle stanze del Municipio si teneva l’incontro, a pochissima distanza, in piazza Palazzo di Città, circa 200 persone hanno manifestato e hanno dato voce alla loro indignazione. E’ anche merito loro se è stato possibile ottenere un incontro con i vertici della Città. 

Grazie a tutti i partecipanti!

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