Protocollo d’intesa tra CPD e UICI Torino

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Tra gli obiettivi comuni: mobilità accessibile, cultura e turismo.

Fare squadra per vincere, dalla parte dei più deboli e di chi deve lottare per i propri diritti.La CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) e l’UICI Torino hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per condividere progetti eobiettivi comuni.

Le due associazioni, storicamente attive nel mondo della disabilità edell’inclusione, operano su terreni diversi, ma partono dai medesimi ideali e lavorano nellastessa direzione. Per questo hanno deciso di sperimentare una nuova e vitale sinergia,tanto più indispensabile in un momento di crisi, segnato da grande precarietà. L’accordo èstato sottoscritto nelle scorse settimane dai rispettivi presidenti: Giuseppe Antonucci(CPD) e Franco Lepore (UICI Torino).

Non è certo la prima volta che le due realtà si incontrano. Anzi, esiste già una storia dibattaglie comuni. Ora però, sancita da un documento ufficiale, la collaborazione diventapiù intensa e fattiva. Gli obiettivi sono vari e ambiziosi: mobilità, cultura e turismo sono inodi principali. Le associazioni, pur mantenendo la loro autonomia, lavoreranno insieme,tra l’altro, per migliorare il trasporto pubblico nell’area metropolitana di Torino, da sempreun nodo problematico per le persone con disabilità. Più in generale, l’intesa prevede uncomune impegno per promuovere la cultura dell’accessibilità, secondo le direttivedell’European Accessibility Act. Un esempio concreto è il progetto “Turismabile”, un fioreall’occhiello piemontese, dedicato al turismo per tutti: le due associazioni intendonoincentivare e ampliare questa esperienza.

«Credo che la costruzione di reti e di sinergie sia la migliore strada da percorrere oggi peroffrire delle risposte e degli strumenti ai cittadini con disabilità. La CPD è uncoordinamento di 55 associazioni che si occupano di tutela dei diritti delle persone condisabilità e questo protocollo è un chiaro segnale di rafforzamento del nostro costanteimpegno – dichiara Giuseppe Antonucci, presidente CPD. – È fondamentale lavorare sullatutela del Diritto alla Mobilità perché l’autonomia deve essere garantita in tutti i campi apartire da quelli più quotidiani. Il tempo libero si presenta, inoltre, quale importante ambitodi intervento nel rispetto delle pari opportunità e dell’autodeterminazione.

Poter collaborareinsieme su queste tematiche è per la CPD una grande opportunità per raggiungeretraguardi tangibili e strutturati in favore delle persone con difficoltà».«Da sempre la nostra associazione lavora per la piena integrazione delle persone condisabilità visiva, per la prevenzione delle malattie degli occhi e per una vera culturadell’inclusione, libera da semplificazioni e stereotipi – sottolinea Franco Lepore, presidenteUICI Torino – La sintonia e la collaborazione con la CPD ci permetteranno di ampliareulteriormente gli orizzonti e di arricchire il nostro bagaglio di esperienze. Inoltre, nell’epocadelle reti, siamo fortemente convinti che un lavoro congiunto sia la sola strada percorribileper arrivare a risultati concreti».

«Accolgo con profonda stima ed entusiasmo la notizia della firma di un protocollo di intesatra due realtà che rappresentano per il nostro territorio le colonne portanti dell’inclusione edell’accessibilità. Stima perché non è immediato mettersi insieme e collaborare perraggiungere obiettivi comuni: occorre far posto all’altro, alla sua diversità, sacrificare avolte il proprio punto di vista, ma il risultato è di una straordinaria ricchezza: per questosono entusiasta. Sono certo che CPD e UICI insieme raggiungeranno quei risultati chetante persone attendono e di cui la nostra città ha bisogno, perché come diceva G. K.Chesterton “Uno più uno non fa due, ma duemila volte uno”» dichiara Silvio Magliano,Presidente Vol.To.

Il protocollo d’intesa è solo un punto di partenza. Difatti le due Associazioni stanno giàlavorando ad altri progetti congiunti. In particolare CPD e UICI stanno valutandol’opportunità di creare un’apposita struttura legale, operante sul territorio cittadino, voltaalla tutela dei diritti delle persone con disabilità tra cui il diritto allo studio, il diritto al lavoroe il diritto alla mobilità. Tale struttura avrà anche il compito di combattere tutte lediscriminazioni, dirette e indirette, che le persone con disabilità sono costrette adaffrontare ogni giorno.

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