Il primo passo è un decalogo di buone pratiche.
Lavorare insieme per una banca sempre più accessibile e a misura di disabile visivo: ecco l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato il 22 ottobre tra UICI e ABI (Associazione Bancaria Italiana). L’accordo prevede, tra l’altro, la costituzione di un tavolo di confronto per favorire lo scambio di informazioni, esaminare tematiche e normative di riferimento, condividere buone pratiche, anche attraverso le grandi possibilità offerte dalla tecnologia.
I lavori del tavolo di confronto sono iniziati stilando un decalogo di accorgimenti per migliorare le relazioni con i disabili visivi. Il testo, primo passo nel più ampio impegno sull’accessibilità, è stato inviato a tutto il mondo bancario. Ecco i dieci punti.
- La puntualità negli appuntamenti per un non vedente è particolarmente rilevante: è quindi importante rispettare gli orari precedentemente concordati e avvertire per tempo in caso di ritardi.
- Anche quando il cieco è accompagnato, è comunque opportuno rivolgersi direttamente a lui e non all’accompagnatore, per avere le informazioni necessarie allo svolgimento delle operazioni.
- Quando ci si accosta a un cieco è indispensabile segnalare la propria presenza e presentarsi in modo chiaro, fornendo tutte le informazioni necessarie e da lui richieste.
- Per comunicare la propria intenzione di iniziare un dialogo con il cieco è sufficiente rivolgergli la parola.
- È preferibile, ove la conformazione degli ambienti lo consenta, svolgere l’incontro in un ufficio o comunque in un luogo che favorisca il dialogo, senza ulteriori eccessivi stimoli sonori.
- Se c’è la possibilità di sedersi, va indicata al cieco la sedia, ponendo la sua mano sullo schienale della stessa.
- Se si deve consegnare della documentazione, è opportuno metterla direttamente nelle mani del cieco, evitando di lasciarla su piani di appoggio, dove potrebbe essere confusa con altro materiale e/o dimenticata dalla persona.
- Se si deve accompagnare un cieco, è sufficiente offrirgli il braccio, in modo che egli cammini sempre leggermente più indietro di voi. Occorre avvertirlo se ci sono gradini da scendere/salire o qualsiasi altro impedimento sul percorso.
- Se è necessario indirizzare un cieco in qualche luogo e non lo si può accompagnare, è opportuno descrivere con la massima precisione il percorso da seguire, segnalandogli i punti di riferimento significativi.
- Quando ci si accomiata da un cieco, o anche semplicemente ci si allontana per qualche tempo, lo si deve sempre avvertire. Inoltre, prima di salutarsi è importante ricapitolare sinteticamente quanto concordato/fatto nel corso dell’incontro, per consentire al non vedente di memorizzare le informazioni e gli eventuali step successivi.