Riprende l’attività dell’IRiFoR Torino nelle scuole

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Due progetti per far incontrare i più giovani col mondo della disabilità visiva.

attività in una classe della scuola primaria

Come ormai è consuetudine, anche quest’anno, l’I.Ri.Fo.R. ha iniziato con le attività per l’integrazione nella scuola dell’obbligo riunite in “Crescere in città”, in piena condivisione delle politiche educative e formative attivate dalla Città di Torino. Politiche scaturite dalla convinzione, pienamente condivisa dall’I.Ri.Fo.R., che progetti di sensibilizzazione alla disabilità, soprattutto nelle scuole primarie, siano uno strumento fondamentale per contribuire a formare futuri cittadini di una società non solo tollerante, ma attenta ai bisogni di ognuno.

Tale attività si svolge da gennaio a maggio e vede la presenza dei nostri operatori nelle scuole di Torino e più specificamente in ventidue classi con il progetto “I nostri amici sensi”, percorso sulla conoscenza dei sensi e della disabilità sensoriale, e in cinque classi con il progetto “Vedo con le mani”, percorso di carattere artistico che illustra la metodologia del disegno in rilievo e consente ai bambini/ragazzi di sperimentarsi nella realizzazione di alcune tavole tattili.

disegni in rilievo realizzati dagli scolari

Il primo percorso si svolge in tre incontri, il primo dedicato alla vista, gusto, olfatto e udito, il secondo al tatto, il terzo incentrato su cosa voglia dire avere una disabilità sensoriale: tutti gli incontri si svolgono con attività pratiche dalle quali i conduttori (di cui uno non vedente) fanno emergere i contenuti più teorici, spesso stimolando gli alunni a ragionare sui vari argomenti.
Il secondo percorso si struttura in quattro incontri di cui il primo per spiegare le linee generali del disegno in rilievo e per esplorare alcune tavole tattili realizzate con metodologie diverse, nonché per concordare il lavoro da effettuare. Nei successivi, partendo da un racconto/poesia/luogo che caratterizza il percorso didattico, si realizzano tavole tattili con materiali in gran parte di recupero.

imparando il metodo Braille

Entrambi i percorsi vedono la partecipazione attenta dei bambini che sono molto disponibili a confrontarsi e a riflettere vivendo il percorso proposto non solo come un’attività didattica, ma anche umana-esperienziale che contribuisce alla crescita e alla formazione personale e sociale di ciascuno.

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