Dark on the road, arriva a Torino il bar al buio

Un caffè… al buio. Perché? Per scoprire che la vista non è tutto: è possibile esplorare il mondo anche affidandosi agli altri sensi. Per concedersi una pausa, da dedicare a se stessi o magari da vivere con i propri amici. Per condividere – seppur nello spazio di pochi minuti – l’esperienza quotidiana delle persone con disabilità visiva, intuendone le fatiche, ma anche le insospettabili risorse. C’è tutto questo nell’iniziativa che la sezione I.Ri.Fo.R. di Torino propone venerdì 26 maggio (dalle 10 alle 20.30) in piazza Vittorio Veneto. All’interno di un mezzo completamente oscurato (un grande camion di 12m x 6) verrà allestito un bar, dove verranno servite diverse consumazioni (caffetteria, ma anche brioche, aperitivi e piccoli snack). Il tutto rigorosamente al buio. I camerieri saranno persone cieche e ipovedenti. Organizzata in collaborazione con la sezione UICI Troino la cooperativa Abilnova di Trento, l’iniziativa “Dark on the road” si inserisce nel progetto “Insieme per un sorriso”, sostenuto dalla Città di Torino.

Nell’era dell’immagine, la stragrande maggioranza delle informazioni passa attraverso il canale visivo. Ma quando questo viene, per un momento, escluso, gli altri sensi si risvegliano e si acutizzano: l’udito esplora lo spazio, il tatto coglie la forma degli oggetti, olfatto e gusto si coalizzano per regalarci un mosaico percettivo di grande intensità. Ecco perché quella del bar al buio è un’esperienza che merita. Naturalmente la proposta vuole anche innescare un dialogo con chi vive la privazione della vista come condizione quotidiana e ha trovato strategie per affrontarla. Tra un caffè e un succo di frutta, possono nascere riflessioni sull’accessibilità, sulle possibilità di accesso allo studio e al lavoro, sulle tante barriere sensoriali e culturali che ancora complicano la vita di chi non vede (dai mezzi pubblici sprovvisti di annunci vocali ai monopattini abbandonati ovunque).

“Dark on the road” è un progetto itinerante che tocca molte città d’Italia: la tappa torinese è un’ottima opportunità di incontro e sensibilizzazione. Da notare che la presenza dei camerieri non vedenti ribalta il tradizionale schema di “accompagnatore” e “accompagnato” e perfino l’idea stessa di “disabilità”. Il tutto viene proposto con il sorriso, in una cornice particolare, piazza Vittorio, tradizionalmente associata al mondo della movida e alla grande presenza di giovani (che sono tra i principali destinatari dell’iniziativa). Per ragioni logistiche, l’accesso al bar al buio è organizzato in gruppi di 30 persone alla volta. Per la consumazione si prevede un tempo di circa 20 minuti.

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