L’arte multisensoriale di Liku Takahashi

 

Una forma d’arte in apparenza semplicissima, che però nasconde un messaggio tutt’altro che scontato. Un’arte per tutti, da esplorare con gli occhi, ma anche (e soprattutto) con le dita e con il naso. Ai colori sono associate essenze profumate, mentre le diverse intensità cromatiche si possono percepire toccando granelli di sabbia di dieci dimensioni differenti. Ogni granello rappresenta una persona: con pazienza e perseveranza possiamo unirci per formare bandiere di pace.

 

Nell’ambito della Japan Week, settimana della cultura giapponese che quest’anno si svolge a Torino dal 19 al 25 ottobre, abbiamo incontrato l’artista Liku Maria Takahashi, che ci ha parlato della sua arte multisensoriale, particolarmente adatta alle persone con disabilità visiva. Abbiamo potuto esplorare alcune opere dell’artista, soprattutto le riproduzioni di bandiere di vari Stati, dal Libano all’Austria. Con le loro nette campiture di colore, le bandiere si prestano bene a questo tipo di trasposizione tattile-olfattiva, ma hanno anche un significato simbolico, poiché possono rappresentare l’incontro e il dialogo tra i popoli. In questi giorni, al MAO (Museo d’Arte Orientale) sono esposte varie opere di Takahashi: non solo bandiere, ma anche rappresentazioni più complesse, compresa una figura umana, ispirata alla Monna Lisa di Leonardo Da Vinci.

L’incontro con Liku Takahashi è stato organizzato dalla sezione I.Ri.Fo.R. Torino, nell’ambito del progetto “Insieme per un sorriso”.

 

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