L’arte del restauro da toccare con mano

Riga e squadra, pennelli, calibri di precisione, ma anche gomitoli di filo e forbici: tanti sono gli strumenti che possono far parte della vita quotidiana di un restauratore (dipende dal tipo di materiale e di opera su cui si trova a lavorare). Ma i primi strumenti, quelli più importanti, sono senza dubbio la passione e la competenza. Venerdì 22 marzo abbiamo potuto scoprire qualche segreto e qualche retroscena di una professione affascinante, senza la quale grandissima parte del nostro patrimonio artistico sarebbe destinata a perdersi. La visita al Centro di Conservazione e Restauro della Venaria Reale, organizzata dalla nostra sezione (settore cultura) è stata un vero successo.

I partecipanti, tra disabili visivi e accompagnatori, sono stati una ventina: numero ideale per godere appieno di un’esperienza del genere. La visita tattile ha consentito ai presenti di esplorare opere molto diverse. Infatti il Centro, un punto di riferimento a livello europeo, si prende cura di manufatti in pietra e in legno, ma anche di abiti d’epoca. “E’ stato un percorso molto interessante e istruttivo, che certamente ci ha aiutati ad avvicinarci all’arte da un punto di vista inedito – commenta Gianni Laiolo, responsabile settore cultura UICI Torino – Ringraziamo la Venaria Reale per la disponibilità e speriamo di poter organizzare nuove visite in futuro”.

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