Un incontro con l’Unione Industriali, verso nuove opportunità lavorative

Nei giorni scorsi la nostra UICI Torino, in collaborazione con la FAND (Federazione Nazionale Associazioni di Persone con Disabilità) del Piemonte, ha partecipato a un prezioso evento di formazione organizzato dall’Unione Industriali di Torino e incentrato sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità visiva, anche in ambiti finora ritenuti non tradizionali. Durante una tavola rotonda, alla presenza di imprenditori attivi in diversi settori, abbiamo avuto la possibilità di mostrare, dati ed esperienze concrete alla mano, che, se messe nelle condizioni adeguate, con un buon bagaglio formativo e con la giusta determinazione, le persone cieche e ipovedenti possono essere una risorsa per le aziende e per i contesti lavorativi in cui operano.

Nella prima parte dell’incontro, moderato dall’imprenditrice Cristina Tumiatti, il presidente di FAND Piemonte, Adriano Capitolo, e il presidente UICI Torino, Gianni Laiolo, hanno tracciato un quadro della situazione attuale in materia di inserimenti lavorativi, anche alla luce della normativa vigente. Entrambi, seppur da prospettive leggermente diverse, hanno sottolineato il valore della conoscenza come strumento indispensabile per superare vecchi stereotipi e creare le condizioni per una piena ed effettiva inclusione. Alessio Lenzi (responsabile Comitato Informatico UICI Torino) ha poi mostrato, anche attraverso esempi concreti, alcune delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie (in particolare, computer e smartphone con sintesi vocale o barra braille). Grazie a questi strumenti, ha ricordato Lenzi, anche attività un tempo fuori dalla portata delle persone con disabilità visiva (o possibili solo con la mediazione di una persona vedente) sono diventate pienamente accessibili: pensiamo, ad esempio, alle possibilità di accedere a testi in formato digitale, comunicare col mondo esterno, trovare ed elaborare dati. Sul piano lavorativo, queste innovazioni possono aprire orizzonti finora quasi inesplorati.

Nella seconda parte dell’incontro, quattro lavoratori con disabilità visiva (Annalisa Bergamaschi, Project Manager e Disability Manager, Christian Bruno, impiegato amministrativo Rai, Lorenzo Buffa, impiegato tecnico amministrativo Università di Torino, e Lorenzo Montanaro, giornalista) hanno raccontato le loro esperienze professionali. Nonostante i diversi percorsi formativi e profili occupazionali, i quattro relatori hanno fatto emergere alcuni tratti comuni, tra i quali la necessità di costruire soluzioni “sartoriali”, adatte alle condizioni visive di ciascuno (un aspetto, questo, particolarmente rilevante nel caso delle persone con ipovisione), le possibilità offerte dalle nuove tecnologie (e nella maggior parte dei casi non parliamo di strumenti costosi e sofisticati, ma di opportunità già integrate in dispositivi e programmi di uso comune), le piccole e grandi difficoltà connesse con il doversi muovere in un mondo che funziona per immagini e nel quale poco si sa sulla disabilità visiva nelle sue tante sfumature. Nei racconti delle esperienze di vita e di lavoro, la serietà si è alternata a quella indispensabile dose di leggerezza e autoironia che spesso aiuta le persone con disabilità ad affrontare le sfide del quotidiano. L’uditorio di imprenditori ha reagito all’incontro con grande attenzione e con una partecipazione emotiva davvero speciale.

La serata si è conclusa con una cena al buio organizzata dall’U.N.I.Vo.C. (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi) di Torino, un momento conviviale per condividere ulteriori esperienze e per sperimentare, seppur in un tempo breve, le possibilità dei sensi alternativi alla vista. Anche questo momento è stato molto apprezzato dagli imprenditori presenti. Il bilancio è dunque decisamente positivo. E siamo fiduciosi che questo primo incontro sia il preludio a un dialogo sempre più intenso e sostanziale con l’Unione Industriali e con il mondo dell’imprenditoria piemontese.  

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