Per una matematica accessibile: inaugurato il laboratorio “Sergio Polin”

Un sogno che sembrava irraggiungibile, un luogo di inclusione, un ponte verso il futuro. E’ tutto questo il laboratorio “Sergio Polin”, d’ora in poi attivo all’interno del Dipartimento di Matematica “S. Peano” dell’Università di Torino. Lo spazio, appena inaugurato alla presenza del magnifico rettore Gianmaria Ajani, vuole essere un punto di riferimento per studenti con varie forme di disabilità e intende favorire la diffusione delle tecnologie assistive anche in ambito scientifico, aprendo alle persone cieche e ipovedenti opportunità di studio che fino a pochi anni fa parevano precluse.

Il laboratorio non è semplicemente uno spazio fisico (pur apprezzabile e utile) all’interno dell’ateneo torinese. E’ un terreno di confronto nel quale mettere a frutto progetti di ampio respiro. Già dal 2012 un gruppo di ricercatori del dipartimento “G. Peano”, coordinati dalla professoressa Anna Capietto, lavora per rendere accessibili ai disabili visivi le formule matematiche, elementi imprescindibili in qualsiasi disciplina scientifica. Questa ricerca ha dato risultati molto soddisfacenti. Nell’ambito del sistema LaTeX, il linguaggio di marcatura più utilizzato al mondo per la stesura di testi scientifici, il gruppo ha elaborato un pacchetto aggiuntivo, denominato “Accessibility”, che permette di realizzare documenti in PDF fruibili dalle persone con disabilità visiva. Il metodo è gratuito e può essere usato da chiunque: può essere utile fin dalle scuole medie (ad esempio per lo svolgimento di espressioni algebriche ed equazioni) e si rivela quanto mai prezioso per chi decide di approfondire gli studi, in ambito superiore e universitario. Oggi, complice la difficoltà di reperire testi e materiali accessibili, solo pochissime persone con disabilità visiva si cimentano nell’area scientifica. Ci auguriamo che la nuova conquista tecnologica sia uno stimolo ad aprire orizzonti inesplorati.

In questo filone di ricerca si inserisce anche il progetto D.A.P.A.R.I., dedicato all’inserimento lavorativo delle persone cieche e ipovedenti. L’obiettivo è trovare strade alternative alle cosiddette professioni “storiche”, che, senza adeguati aggiornamenti, rischiano di diventare sempre più marginali. Grazie a questo percorso, molte persone con disabilità visiva hanno potuto inserirsi, con successo, in aziende di valore.

Infine non possiamo dimenticare la profonda motivazione “affettiva” che ci lega al progetto.  Sergio Polin, la persona cui il laboratorio è dedicato, convinto sostenitore del percorso di ricerca e primo collaboratore della prof. Capietto, è stato un nostro socio e amico. E’ scomparso prematuramente a causa di un incidente in strada. Pensiamo che questo sia il modo migliore per onorare e tener viva la sua memoria

Vai al contenuto