Riapre la biblioteca di libri in braille

Un piccolo tesoro di cultura e di storia, ideato per l’inclusione delle persone non vedenti, ritorna finalmente a disposizione della collettività. Giovedì 21 settembre è stata riaperta al pubblico la biblioteca di libri in braille di via Nizza 151. Questo prezioso patrimonio librario, che include circa 5.000 titoli (per un totale di 7.000 volumi), è il risultato di un lavoro di studio e trascrizione protratto per decenni.

La storia

Il nucleo fondante faceva parte della dotazione dell’Istituto dei Ciechi di Torino, che proprio in via Nizza aveva la sua sede, ma il corpus è stato poi ampliato, anche dopo la chiusura della scuola speciale. Le ultime acquisizioni risalgono al 2009. Poi, complice anche la scomparsa dell’ultimo bibliotecario, è iniziato un periodo di eclissi, che ha reso il patrimonio librario sostanzialmente inutilizzabile. La svolta è iniziata nel 2020, quando l’amministrazione comunale ha deciso di includere la dotazione di libri in braille nel sistema delle biblioteche civiche torinesi: una decisione saggia, poiché rende questo corpus accessibile a tutti e, nello stesso tempo, richiama l’attenzione della città su un sistema di lettura così importante per le persone cieche. La rinascita si deve all’impegno di tanti. Tra loro ci sono i nostri soci e amici Angelo Panzarea, che ha seguito il delicato lavoro di cernita e catalogazione dei volumi, e Sergio Prelato, che ha curato i contatti con le istituzioni. E il presidente Gianni Laiolo, col suo lavoro di coordinamento. Attualmente la biblioteca è affidata alla custodia della nostra UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti) e dell’APRI (Associazione pro Retinopatici e Ipovedenti), che grazie ai propri volontari ne curano la gestione.

La dotazione libraria

“Nel 2020, in piena pandemia, abbiamo iniziato a passare in rassegna i libri. È stato un lavoro affascinante, ma molto complesso” racconta Angelo Panzarea. “I libri in braille sono particolarmente delicati e basta poco perché i puntini in rilievo impressi sulla carta non siano più leggibili. Vi erano libri danneggiati dal tempo e dagli agenti climatici. Altri volumi erano andati persi. Quindi è stato necessario un processo di cernita e controllo, al termine del quale abbiamo proceduto a una nuova catalogazione”. Attualmente la biblioteca consta di circa 5.000 titoli (per un totale di 7.000 volumi), scritti a mano e a stampa, di argomento vario, dalla narrativa alle pubblicazioni per ragazzi, dai testi religiosi fino alle raccolte di ricette. Particolarmente prezioso è il fondo musicale, che raccoglie spartiti (in prevalenza pianistici, ma non solo) utili per i professionisti come per i semplici amatori e per chiunque voglia approfondire la pratica strumentale. “Naturalmente la biblioteca riflette le scelte, i gusti e gli orientamenti dei decenni in cui si è formata” spiega ancora Angelo. “Comunque ci sono anche testi abbastanza recenti. Penso, ad esempio, ai gialli e ai thriller di autori come Wilbur Smith e Stephen King. Al momento il catalogo arriva fino al 2009”.

Come richiedere i testi

La biblioteca è aperta il martedì dalle 9 alle 12 (gestione APRI) e il giovedì dalle 14 alle 17 (gestione UICI). Per accedere al prestito bisogna essere iscritti alle Biblioteche Civiche Torinesi (qui il modulo di iscrizione on-line).  Per richiedere il prestito di un libro è necessario inviare una e-mail all’indirizzo biblioteca.braille@comune.torino.it, telefonare al numero 01101129800. In alternativa è possibile contattare direttamente la sig.ra Chiara Burdizzo (Biblioteche Civiche Torinesi) al numero 331 534 13 82. Una volta ottenuto il prestito (che dura 45 giorni) è possibile ritirare i libri prenotati negli orari di apertura della biblioteca (per sicurezza, meglio prendere accordi in anticipo con i volontari). Il catalogo è consultabile a questo link. In caso di necessità, il nostro Angelo Panzarea è disponibile anche a offrire consulenza nella consultazione del catalogo.

Il presente e il futuro della biblioteca Braille

La riapertura della biblioteca è stata festeggiata martedì 19 settembre, con un concerto nell’ambito del festival MiTo Settembre Musica, alla presenza dell’assessore comunale alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli. L’inaugurazione è stata un bel momento di festa per tanti nostri soci e amici, compresi i ragazzi del centro diurno Cadd (la cui sede si trova in via Nizza), che hanno molto apprezzato la proposta musicale, ma è stata anche l’occasione per tracciare una rotta. “È lecito chiedersi quale sia il futuro di una biblioteca braille nell’epoca delle nuove tecnologie, delle barre braille collegate a computer e smartphone, degli audiolibri e delle sintesi vocali. Per rispondere servono coerenza e pragmatismo, fuori da ogni retorica” ha sottolineato il nostro Sergio Prelato. “Siamo davvero felici che, ora, il corpus di testi scritti in rilievo faccia parte delle biblioteche civiche cittadine e faremo ogni sforzo perché questo tesoro sia effettivamente percepito come patrimonio di tutti, magari promuovendo le relazioni con università e istituzioni culturali. Inoltre, una biblioteca è viva quando continua a crescere. Sarebbe quindi molto bello acquisire nuovi testi, magari selezionati tra i vincitori di premi nazionali e internazionali. Anche solo un libro all’anno sarebbe un bel segnale”.

Vai al contenuto