Mobilità: le nostre proposte per la Fase 2

La cosiddetta fase 2 dell’emergenza Coronavirus cambia il volto della mobilità urbana. Distanziamento, controlli per evitare assembramenti, accessi differenziati sui mezzi di superficie e in metropolitana: queste alcune delle novità. Le conseguenze per le persone disabili saranno rilevanti.

Il nostro Comitato Autonomie e Mobilità è al lavoro per esaminare la situazione e trovare soluzioni accettabili. Durante la riunione dello scorso 29 aprile, il Comitato ha elaborato una serie di proposte concrete, poi condivise, attraverso una lettera, con il disability manager di Gtt (Gruppo Torinese Trasporti), l’ing. Pier Luigi Baradello.

Tra le richieste presentate dalla nostra associazione, sottolineiamo la possibilità, per le persone con disabilità visiva che si muovono da sole o accompagnate dai cani guida, di continuare a salire sui mezzi pubblici dalla porta anteriore. Questa soluzione, resa più agevole dalla collocazione dei percorsi podotattili in fermata, consente anche di raggiungere facilmente il primo posto riservato ai disabili e di farsi individuare con chiarezza dal conducente del mezzo. Naturalmente, le persone cieche e ipovedenti, come tutti gli altri cittadini, sono tenute a indossare la mascherina e gli altri presidi di protezione personale.

Perché le strategie possano funzionare, serve un percorso condiviso, che coinvolga tanto la nostra associazione quanto Gtt. Da qui la richiesta di un incontro, da tenersi in teleconferenza, con l’ing. Baradello.

A questo link, la lettera completa, con tutte le considerazioni, scritta dal Comitato Autonomie e Mobilità

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